Come scelgo lo psicoterapeuta giusto per me?
La possibilità di reperire nominativi di professionisti attraverso Internet e i Social Network offre senza dubbio l’opportunità di scegliere tra diversi approcci psicoterapeutici e diversi fattori discriminanti.
Vediamo insieme alcuni fattori da considerare:
- La tipologia di approccio psicoterapeutico.
Chi ricerca un terapeuta non è, generalmente, a conoscenza delle differenze tra i diversi approcci di psicoterapia esistenti e disponibili sul mercato. Eppure, sono tanti! Se non sei sicuro di quale approccio sia più indicato per te e per le tue proprie esigenze, è importante che tu ponga le giuste domande al professionista interpellato. - L’ubicazione dello studio del terapeuta.
Nonostante sia sicuramente un fattore di cui tener conto, è fondamentale ricordare che la competenza e l’approccio più indicato sono di gran lunga più importanti per una buona riuscita della psicoterapia. - Il sesso del terapeuta.
Spesso le persone sentono di avere una naturale inclinazione a scegliere un terapeuta del proprio genere o opposto. Nonostante sia del tutto normale, ricorda sempre che competenza e tipologia di approccio sono fattori fondamentali nella scelta di uno psicoterapeuta. - Il consiglio del medico di base, il passa parola di un conoscente o di un amico, una ricerca su Internet sono tutti possibili canali attraverso i quali ottenere il nominativo di un terapeuta.
É il momento di contattare il professionista! Il primo contatto è di solito un contatto breve che rimanda la conoscenza vera e propria al momento dell’incontro dal vivo.
E’ normale essere nervosi, specie se al telefono.
Dopo il primo incontro è bene riflettere e porsi alcune domande:
- Mi sento libero/a di parlare con questa persona?
- Il terapeuta mi ha ascoltato?
- Il terapeuta è qualificato ed ha sufficiente esperienza per aiutarmi?
- Il terapeuta si è dimostrato interessato ai miei obiettivi terapeutici?
Talvolta succede che durante il primo incontro o subito dopo si sia certi di aver incontrato il terapeuta giusto o viceversa si sappia chiaramente di non aver trovato il professionista giusto.
Altre volte la scelta non è così facile. Potrebbero volerci alcune sedute prima di arrivare ad una decisione, mentre si è in preda ai dubbi. Non abbiate fretta di andarvene.
Qual è la differenza tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra?
Nell’immaginario collettivo Psicologo, Psicoterapeuta e Psichiatra sono figure sovrapponibili e nel parlare comune i termini vengono spesso considerati intercambiabili.
Lo Psicologo è un laureato in Psicologia. Il suo lavoro è prevenire il disagio, i disturbi psicologici e promuovere il benessere psicofisico. Lavora affinché la persona possa migliorare la sua capacità di comprendere se stesso e gli altri, offrendo supporto a chi vive un problema che non rientra nell’ambito della psicoterapia e della psicopatologia. Utilizza come strumenti sia il colloquio che i test psicodiagnostici. Lo psicologo che non sia specializzato e abilitato alla Psicoterapia non ha la formazione per la cura dei disturbi psicologici o psichiatrici. Non essendo un medico non può prescrivere farmaci.
Lo Psicoterapeuta è un laureato in psicologia o in medicina con una formazione post-laurea ottenuta con una specializzazione almeno quadriennale presso scuole di specializzazione universitaria o riconosciute dal MIUR secondo la normativa vigente. Quello di Psicoterapeuta è un titolo legale aggiunto a quello di psicologo o di medico. Lo psicoterapeuta oltre lavorare negli ambiti precedentemente descritti per lo psicologo, si occupa della prevenzione, diagnosi e trattamento del disagio emotivo e relazionale. Cura il disagio e i problemi che hanno caratteristiche di patologia. Non prescrive farmaci.
Lo Psichiatra è un laureato in Medicina con una specializzazione in Psichiatria. Si occupa della prevenzione e della riabilitazione dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici, valuta i sintomi e il decorso clinico e propone una cura che può essere farmacologica, psicoterapeutica o integrata con entrambi gli interventi. La normativa italiana permette agli Psichiatri di ottenere il titolo di psicoterapeuta con una semplice richiesta all’ordine professionale. Questo fa sì che lo psichiatra – psicoterapeuta non sempre abbia frequentato una scuola di specializzazione quadriennale in psicoterapia come lo Psicoterapeuta.
Quanto costa andare da uno psicoterapeuta?
Per quanto riguarda l’aspetto economico, il costo dei colloqui psicologici può subire delle variazioni in base al tipo di lavoro, alla frequenza delle sedute e anche alle possibilità economiche della persona. Lo Psicologo o lo Psicoterapeuta fornirà le dovute informazioni durante il primo colloquio.
Il decreto legge 1/2012 convertito in legge 27/ 2012 ha abolito le tariffe delle professioni regolamentati in ordini. Attualmente il costo di una seduta può variare dai 50 ai €120 in Campania e varia a seconda della difficoltà e della complessità della situazione problematica, se si tratta di una psicoterapia individuale o di coppia.
Quando rivolgersi ad uno psicoterapeuta?
Non esiste il momento giusto o perfetto per iniziare un percorso di psicoterapia.
Può accadere di sentire l’esigenza di un supporto psicologico durante fasi critiche della vita, momenti di difficoltà o di sofferenza.
Una fase di vita difficile non è unicamente un ostacolo o un momento di impasse, ma rappresenta una preziosa opportunità di crescita e di evoluzione.
Si può iniziare un percorso di psicoterapia:
- Quando nelle fasi di cambiamento o in periodi stressanti o traumatici della propria vita si avverte un disagio psicologico ed è necessario trovare un nuovo equilibrio.
- In caso di separazioni o lutti, traumi, antichi o recenti, che impediscono di vivere serenamente il presente
- Quando le tue emozioni (rabbia, ansia, paura, vergogna, tristezza, colpa) ti costringono a rinunciare ad aspetti importanti della propria vita;
- In momenti di vita complessi da affrontare
- per migliorare la qualità della propria vita, il proprio benessere psicofisico e la qualità delle relazioni
- quando si ha il desiderio di approfondire, comprendere le ragioni profonde del proprio malessere.
Quanto dura una psicoterapia?
La durata di un percorso di psicoterapia non è mai predefinita e standardizzata ma strettamente individuale e legata al problema per cui si sta chiedendo aiuto, alle aspettative e al desiderio di mettersi in gioco.
È legittimo interrogarsi sulla durata del proprio percorso di psicoterapia. Tuttavia non sempre è possibile fornire una risposta certa a questa domanda, soprattutto nelle fasi iniziali e nei primi incontri.
Per la natura stessa del percorso terapeutico possono esserci momenti di rapido avanzamento ed altri di stallo o persino regressione. Tutti elementi normali all’interno di una psicoterapia, che rendono tuttavia ogni previsione sulla durata complessiva del percorso non più che approssimativa.
Elementi che intercorrono alla durata del percorso sono sicuramente: i tempi di elaborazione individuali, la gravità del disturbo, la costanza nel rispetto degli appuntamenti e gli eventi di vita concomitanti.
É importante sottolineare che una psicoterapia non è e non deve essere interminabile!
Lo scopo della psicoterapia non è quello di legare per sempre la persona al terapeuta, al contrario, è quello di renderci liberi di muoverci nel mondo da persone autonome, libere da sintomi e capaci di relazioni soddisfacenti!