L’orbiting è una modalità relazionale sempre più diffusa, spesso difficile da riconoscere, e favorita dalla diffusione dei social. Con questo termine derivato dall’inglese to orbit, orbitare, si definisce un comportamento ambiguo da parte di una persona con cui si è avuta una relazione. Comportamento ambiguo perché la persona scompare dalla vita dell’altro, ma rimane nella sua orbita mantenendo una presenza virtuale. Quindi si sottrae ad incontri reali, non risponde a messaggi offline, interrompe la conversazione senza dare spiegazione quando viene chiesto qualcosa di specifico, come ad esempio quando è possibile rivedersi. Continua, però, ad essere presente attraverso i social con i like ai post, visualizzando le storie e commentandole sfacciatamente come se nulla fosse accaduto. Si lascia la relazione nell’indefinizione senza prendere una posizione precisa, né si comunicano in modo chiaro le proprie intenzioni rispetto all’evoluzione della situazione. Si mantiene, così, un filo sottile per alimentare speranze e illusioni e per continuare a tenere agganciata l’altra persona. Questa modalità comportamentale lascia l’altro nella confusione e nell’incertezza sullo stato d’essere della storia ed alimenta un profondo senso di frustrazione e disorientamento. L’orbiting, sotto alcuni aspetti, appare più pericoloso del ghosting. In questo caso la sparizione netta e definita costringe ad attivare una reazione e a prendere atto che la storia si è interrotta. L’orbiting è più subdolo perché lascia un pericoloso spazio in cui si insinuano dubbi e speranza e questo rende più difficile accettare la fine della relazione. La presenza sui social all’inizio fa sentire lusingati e al centro dei pensieri del partner, si è portati a pensare “piaccio ancora” o “vuole tornare ma non ha il coraggio di dirmelo”.  Ma questa sensazione di euforia lascia presto il posto a un senso di colpa perché ci si sente responsabili dell’allontanamento del partner e si comincia ad analizzare il proprio comportamento o quello che si è detto. Al senso di colpa si accompagna una sensazione di impotenza perché qualsiasi cosa si faccia, in qualsiasi modo si risponda, la situazione rimane immobile e invariata. 

Cosa fare per superare l’immobilismo e la paralisi che l’orbiting crea?  Il primo passo è lasciar andare i sensi di colpa e il peso delle responsabilità.  Questo può essere favorito dal prendere consapevolezza che una relazione non può andare avanti se la comunicazione è poco chiara ed evanescente. Pensare che un rapporto d’amore si costruisce sempre con il contributo di entrambe le parti e con la capacità di esserci completamente aiuta ad accettare che una relazione può finire, che un amore si può esaurire. Lasciar andare stimola una sensazione di leggerezza e libertà. E a questo punto si sarà pronti anche per l’ultimo passo: bloccare il proprio ex su tutti i social.

di Dottoressa Anna Cappuccio